Non solo école partenaire per i corsi e le certificazioni in lingua francese, la Scuola Svizzera è anche centro autorizzato per gli esami Cambridge in lingua inglese. Questo, a testimonianza di quanto l’insegnamento delle lingue straniere e delle materie umanistiche – a fianco di quelle scientifiche – sia di grande importanza per la nostra realtà.
Gli studenti della SSBG, oltre ai curricolari insegnamenti di inglese, hanno la possibilità di approfondire le dinamiche e le quattro skills fondamentali ad ottenere una certificazione di lingua (reading, writing, speaking, listening) insieme alla prof.ssa Marzia Grassi. La docente, oltre ad occuparsi della preparazione extracurricolare degli alunni, è anche insegnante di inglese dalla 5ª primaria e fino alla 3ª secondaria, e tiene le lezioni di sport in lingua inglese per la scuola secondaria.
Agli studenti della secondaria è riservato un approfondimento pomeridiano – un potenziamento – che ha particolari obiettivi educativi, supportando gli allievi nel rispetto delle tempistiche di un esame. A chi frequenta la 5ª primaria l’insegnamento è invece dato in itinere.
Gli studenti che frequentano l’ultimo anno della scuola primaria preparano l’esame Movers (che corrisponde al livello A1 del quadro europeo), mentre chi frequenta la secondaria prepara i livelli Key for School A2 e PET for School B1. <<Alcuni di loro ottengono eccellenti grades dagli esaminatori di Cambridge, che dimostrano una preparazione addirittura superiore, di livello B2 – spiega la prof.ssa Grassi. A differenza di bambini della stessa età che studiano in scuole pubbliche non bilingue, inoltre, raggiungono livelli molto più alti.>>
Crescere in un ambiente bilingue permette ai giovani studenti di avere una mente più aperta ad assorbire anche una terza (e una quarta, il francese) lingua straniera. Gli studenti della SSBG entrano subito in contatto con l’inglese, che viene insegnato fin dal Kindergarten. Insegnante d’inglese per i nostri studenti più giovani è la prof.ssa Sylvia Bettaglio, che ha dalla sua anche l’esperienza personale. La docente è infatti cresciuta in un contesto trilingue, e ha padronanza di inglese, spagnolo e italiano.
Gli insegnamenti di inglese al Kindergarten seguono la glottodidattica ludica. Le lezioni sono basate sul gioco, non tanto come attività riempitive ma come pretesto che permette di creare un ambiente stimolante e rilassante per i bambini. In questo contesto, un natural approach permette loro di comprendere e apprendere, talvolta inconsapevolmente, la lingua mentre fanno attività diverse.
Al Kindergarten si gioca a Memory e a Snap, si fanno attività con la musica e con il corpo. Nei primi anni della scuola primaria si lavora con la tecnica del Total Physical Response, che serve inoltre per imparare i tempi verbali (come il present continuous), e si completano ulteriori attività, anche di gruppo, che stimolano i pensieri produttivi e il problem solving.
Già dal terzo anno di scuola primaria si introduce un workbook con diversi esercizi anche più pratici, che introducono le quattro skills fondamentali che gli studenti devono saper padroneggiare in vista delle certificazioni.
L’approccio didattico dedicato gli studenti più grandi mescola un aspetto ludico alle lezioni frontali. <<Le categorie grammaticali e i tempi verbali vengono spiegati perché gli studenti possano avere una base. Vengono assegnati esercizi e compiti a casa per praticare le regole apprese a scuola – spiega la prof.ssa Grassi. Gli studenti sono inoltre chiamati all’analisi del testo, alla lettura di libri e a partecipare a dibattiti.>>
A questo si abbina poi un momento più ludico, dove gli studenti possono mettere in pratica le competenze apprese (il lessico e la grammatica) in giochi a squadre, in sfide individuali o a tempo. <<Ogni anno organizziamo gli Olympic Games, che permettono agli studenti di accumulare punti lungo tutto l’anno scolastico, per poi ottenere una ricompensa.>> Infine alcune attività extra curricolari, come le Movie Nights dove i ragazzi possono approfondire il vocabolario con film inerenti ai temi trattati.
E a chi ha il timore che una terza lingua possa creare confusione negli studenti, entrambe le docenti si schierano sulla stessa linea. La prof.ssa Bettaglio spiega infatti che <<al contrario, già durante la scuola primaria gli studenti sono in grado di trovare similitudini e differenze lessicali e grammaticali tra la lingua inglese e quella tedesca, talvolta con intuizioni molto valide.>>
Della stessa opinione la prof.ssa Grassi, che dal canto suo nota come gli studenti abituati a pensare in due diverse lingue fin dalla più giovane età, riescono poi ad inserire una terza lingua molto più agilmente rispetto agli studenti non bilingue della stessa età. <<L’interferenza del tedesco – spiega Grassi – è talvolta presente nella pronuncia dei vocaboli, ma gli studenti vengono stimolati ad apprendere ed imparare diversi accenti e cadenze (londinese, scozzese, irlandese, americano e così via) e anche differenti terminologie e slang, per essere sempre più pronti – in futuro – a conversare universalmente, in viaggio o per lavoro, con persone di diversa provenienza.>>
<<Chi frequenta la scuola secondaria – continua – è in grado di avanzare richieste e farsi capire, usando se necessario dei giri di parole se non conosce un termine specifico… “se la cava” in ogni contesto.>>
Ed è questo l’obiettivo più importante per chi impara una lingua straniera: saper comprendere e conversare, in lingua, con gli strumenti che ha a disposizione.